Quella mattina di trent’anni fa, 31 marzo giovedì prima di Pasqua, pioveva a dirotto.
Mio nonno, quindi tuo bisnonno ti guardò, eri appena nato e disse: – Occhi intelligenti e furbi, da grande sarà un ingegnere! –
Premonizione? Lungimiranza? Chissà…
Questo poi sei diventato, amato e rispettato dall’Azienda per cui lavori, dai colleghi, dai tuoi carissimi amici.
Da allora ne abbiamo passate tante figlio mio e sono qui a raccontarle con orgoglio per averle superate, anche se non ho più radici e della mia famiglia sei rimasto solo tu.
Ma sei l’essenza del vivere e racchiudi in te l’integrità dei valori umani più importanti che i miei genitori e io siamo riusciti a tramandarti.
Da mesi avevo pensato di festeggiare questo giorno e anche se nel frattempo molte nubi hanno reso grigio il mio cielo, sono riuscita nell’intento e felice di esserci riuscita.
Ho studiato ogni minimo dettaglio perché risultasse una sorpresa, perché i particolari fanno la differenza, sempre e rendono uniche le piccole cose.
Orgogliosa della tua persona, della tua semplicità, della tua cultura, della tua umanità, della tua lealtà, del tuo essere integro e non corruttibile.
Orgogliosa di essere tua madre.
Buon compleanno figlio mio!